mercoledì 21 settembre 2011

Rieccomi, altro viaggio con InformaCibo, nella bellissima cantina, LA TUNELLA, vignaioli nei Colli del Friuli.


21 Settembre 2011 - Ipplis, Premariacco (UD)


Finalmente dopo circa 350 km, eccomi arrivato! prima volta in Friuli! paesaggio mozzafiato, verde e ordinato! appena varcata la soglia della cantina, parcheggio, ad accogliermi arriva Giovanna sorridente, mi fa accomodare verso gli altri giornalisti già presenti, Michael, Clara, Andrea, e Mario. Manca ancora la delegazione che arriva da Roma.


La Tunella si trova nell'estremo nord-est dell'Italia, al centro di un triangolo, ai vertici ci sono Venezia (A ovest), l'Austria (a nord) e la Slovenia (a est).
Il Friuli Venezia Giulia, vanta antiche e solide tradizioni enologiche e ben 15.400 ettari di vigne, di cui il 60% da origine a uve bianche e il rimante 40% a uve rosse.
Otto i territori a Denominazione di Origine Controllata  in cui il Friuli Venezia Giulia viene suddiviso: Collio, Grave, Isonzo, Carso, Aquileia, Latisana, Annia e i Colli Orientali del Friuli. In tutto questo territorio si producono tra i migliori bianchi al mondo. Corposi ed eleganti.

Arriva Massimo Zorzettig, saluta e si versa un bicchiere, noi siamo già al lavoro! Stiamo degustando il magnum di Rjgialla che ci attendeva in una glace, con un invitante vassoio di San Daniele.
Massimo sembra un fiume in piena inizia a raccontarci la storia dell'azienda che si lega indissolubilmente con la storia delle ultime tre generazioni familiari.
alcune vecchie etichette
La Tunella, possiede 70 ettari di terreno di proprietà tutti coltivati a vite, tutte nella zona del D.O.C. Circa il 70% della produzione è riservato ai bianchi il rimanente ai rossi. La resa è bassa per garantire la massima qualità. Vanta tre bianchi autoctoni, Valmasìa, Friulano e Rjgialla. I tre Rossi, Refosco dal Peduncolo Rosso, Schioppettino e Pignolo.
Dal racconto e dal suo entusiasmo è facile intendere che famiglia,  territorio e tradizione rappresentano tre elementi indissolubili, tre caratteristiche che hanno caratterizzato la storia di questi traguardi raggiunti.
La cantina è stata fondata dal nonno Min, e da Livio Zorzettig, padre di Massimo e Marco, sono loro che adesso con tanta passione diriggono questa meravigliosa azienda e insieme alla mamma Gabriella ne custodiscono le tradizione familiari e sono artefici di una viticultura di successo.
Il resto della "troupe" finalmente ci raggiunge e come benvenuto viene servito un altro vassoio di San Daniele con un altra bottiglia di Rjgialla. 
Riferendosi al prosciutto, arriva la precisazione della signora Gabriella con un gran bel sorriso: "Curato rigorosamente nella nostra cantina".  Cosa dire di questo prosciutto? Eccezionale!
Ci dirigiamo tutti verso il "soggiorno" , ad attenderci un'interminabile fila di bicchieri. Ambiente caldo e piacevole. Arriva anche Luigino Zamparo, l'enologo,  prende posto davanti alla sua postazione dove sono schierati i bicchieri, in pole position per le verticali delle diverse annate. Fa parte della famiglia, è cresciuto con Massimo, "come un altro figlio" rimarca la signora Gabriella.



Durante la verticale si prendono appunti, le discussioni, spicca la voce sapiente e pacata di Daniele Cernilli, il suo nome legato indissolubilmente alla prestigiosa rivista "il Gambero Rosso".  Finalmente ho il piacere di conoscerlo, sono emozionatissimo. Faccio un salto  indietro con la memoria di 25 anni circa. Tanti sogni, l'Unità alternata al "Manifesto", finchè appare anche una rivista allegata che parla di enogastronomia. Tra le prime! il titolo mi affascina, Gambero Rosso, una rivista che parla di cucina in onore della locanda di Pinocchio.


Daniele è una persona semplice e cordiale. Il suo tono di voce è pacato, ascoltarlo e un piacere.
Daniele è il più grande giornalista enogastronomico, il più grande assaggiatore di vini, uno dei più grandi sommelier. Creatore di stili e tendenze, possiamo affermare che assieme a pochi altri è stato l'iniziatore del giornalismo enogastronomico. Sicuramente l'erede di  Luigi Veronelli.

Mi colpisce una sua citazione: "volevo cambiare il mondo, ma alla fine sono riuscito a cambiare il vino". Mai frase fu più azzeccata.                       
Le varie annate di bianco sono già nei bicchieri Luigino sollevando il suo bicchiere annusa, assaggia e commenta le caratteristiche di ogni annata. Si parte dal 2009 al 2005, è un alternarsi di elementi che hanno inciso sul risultato finale, clima, piovosità, 4 stagioni, piogge di luglio, minerali, scarsa piovosità di settembre, ogni variazione climatica ha lasciato un segno nelle bottiglie! la bocca dei sapienti giornalisti assaggia, e dalle loro voci sembra echeggiare la voce del genio racchiuso nella bottiglia! è il vino che per bocca di questi esperti ci spiega i suoi segreti degli anni trascorsi in "esilio", nella bottiglia, e adesso che ha visto la luce, svela il suo vissuto, da quando era un acino acerbo, che si è nutrito della mineralità di questo terreno,  alla sua "giovinezza" di grappolo trascorsa sotto le intemperie, fino ad arrivare alla dolce e sapiente pigiatura per poi addormentarsi in bottiglia.
E' un susseguirsi di sapori ed emozioni, interpretati da chi ha la fortuna di carpirne i suoi segreti. E questi amici lo sono.
Sala di fermentazione dei bianchi

Non sembra essersi spostati molto dal salotto di casa, vige lo stesso ordine e la stessa maniacale pulizia. Soltanto l'odore ci fa capire che siamo in una cantina, in un luogo di lavoro.
Alle pareti, nei corridoi, tante fotografie appese. Raccontano la storia di famiglia, scatti in bianco e nero dove compare il nonno Min, i genitori di Massimo ancora giovanissimi e immagini a colori che rappresentano la continuità dove Massimo e Marco che sin da bambini respiravano odore di mosto.
La cantina si distribuisce su due livelli, al piano interrato, si trova la sala di fermentazione dei vini bianchi in acciaio e la sala dedicata all'appassimento delle uve.
Segue la barricaia, la sala delle tonneaux e delle botti di rovere in cui s'affinano i vini rossi. Umidità controllata, ventilazione regolata in base alle caratteristiche di ogni vino.

Si sfiora la querelle del "Friulano", l'antico Tocai, per intenderci. Il Friulano è un vino autoctono, tra i più importanti vini del Friuli, qui trova il suo micro clima adatto, grazie alla mineralità del terreno e alle condizioni climatiche ottimali. Una battaglia persa con l'Ungheria, la commissione che ha emesso il verdetto ha dato ragione, nonostante la differenza tra i vitigni, la tradizione e i metodi di vinificazione. Questi viticoltori oggi hanno voglia di andare avanti, di superarsi anno per anno, senza tener più conto della querelle. acqua passata non macina grano.
Vino armonico ed equilibrato, colore giallo paglierino, non molto intenso, in quanto viene bevuto abbastanza giovane, profumo fruttato, sentori di cedro, mandorla amara, fiori di campo e acacia.

Le sue caratteristiche vengono donate dalla particolarità di questo terreno dei Colli Orientali (la Ponca) costituito da strati di marne argillose e di pietra arenaria. La quale conferisce mineralità a questi bianchi eccezionali.
Biancosesto: Zona di Produzione:  D.O.C. Colli Orientali del Friuli Varietà delle uve: 50% Friulano 50% Ribolla Gialla Sistema di Allevamento: Monocapovolto friulano corto con sesto d’impianto di 5.000 viti per ettaro Epoca di Vendemmia:
Seconda settimana di settembre Vinificazione:  Il Friulano e la Ribolla Gialla sono i due vitigni bianchi autoctoni friulani per eccellenza. Le uve intere, raccolte assieme, vengono sofficemente pressate ed il mosto limpido ed integro così ottenuto viene addizionato di un piede di fermentazione precedentemente preparato con le migliori uve selezionate degli stessi vitigni. Inizia quindi una lenta fermentazione a temperatura controllata (14 °C) in botti di rovere di Slavonia da 30 hl. Al termine della fermentazione il vino continua la sua maturazione in vasche di acciaio inox (a temperatura sempre controllata) dove ha luogo anche una lunga serie di batonnage, allo scopo di ottenere un vino complesso, strutturato e delicatamente profumato. Si attenderà il mese di febbraio per l’imbottigliamento. Commercializzazione:
All’inizio della primavera successiva alla vendemmia.
Giallo paglierino luminoso, con
eleganti riflessi verdognoli. Note
olfattive e gustative: Vino di grande stoffa, dal raffinato ed elegante profumo di piccola pasticceria, vaniglia e fiori di acacia, rimescolate alle vivaci e fresche note di frutta, fiori bianchi. Al palato entra delicato e pieno, ma agile e sapido allo stesso tempo. È un vino dalla grande personalità che nel suo lungo finale ricorda le caratteristiche tipiche dei suoi vitigni di origine: la leggera mandorla del Friulano e le sensazioni fresche della Ribolla. Temperatura di servizio: 10 - 12 °C Abbinamenti: Ottimo vino da aperitivo, da bersi da solo o con stuzzichini, antipasti magri e pesci delicati.
le vigne ordinatissime sembrano degli anfiteatri, quasi a presagire lo spettacolo che attende il degustatore ogni qualvolta apre una bottiglia.


Rossi Classici
Un profumo di frittura di pesce annuncia il pranzo, segue pasta fresca con delizie di mare, vongole veraci, cannolicchi, zuppa di mare, deliziose pietanze preparate dallo Chef Claudio Moretti della trattoria "La Barcaneta". Tutto ineccepibile e curato nei minimi particolari.  Mentre si pranza ogni tanto si scruta il paesaggio che si intravede dall'alto dei filari. si sente quasi il profumo dell'Adriatico
Caratteristiche del terreno "la Ponca"
e si intravedono i confini nazionali. Siamo a 5 km dalla Slovenia e 40 km dall'Austria.
Abbiamo tempo anche per assaggiare i gustosissimi passiti, la Tunella ne produce tre varietà, Verduzzo Friulano, DOC Colli Orientali del Friuli, Bianco passito dolce di colore giallo dorato intenso, trasparente,  brillante. Profumo vinoso, caratteristico, alcolico con delicate note mielate e vanigliate dovute alla maturazione in barrique.


Picolit, DOCG Colli Orientali del Friuli, bianco passito dolce. Giallo oro acceso quasi ambrato dopo alcuni anni di invecchiamento. Bouquet di eccezionale eleganza, ricorda il miele prodotto con tutti i fiori dei campi, la frutta matura, la confettura di pesca e di albicocca, e fichi.
Dolce ma non stucchevole, è aristocratico, caldo e vellutato: la sua raffinata, femminile bellezza va scoperta lentamente. Appassimento delle uve in cassetta; fermentazione e affinamento in barrique di rovere francese da 225 litri.

Noans, DOC  Colli Orientali del Friuli, Bianco passito dolce da uve di Riesling Renano (33%) Sauvignon (33%), e Traminer Aromatico (33%) Colore giallo paglierino carico con riflessi dorati. Impatto olfattivo intenso e complesso, di grande eleganza e pulizia nel suo bouquet di agrumi canditi, rimescolati ad un dolce profumo mielato. Al palato sensazioni di arancia, cedro, limone canditi con un finale dolce di albicocca sciroppata. Appassimento delle uve in casstta con botritizzazione del Traminer, fermentazione e affinamento in vasche di acciaio a temperatura rigidamente controllata.

Lo Schioppettino è un Rosso Autoctono, (D.O.C Colli Orientali del Friuli), Rosso secco. Si presenta in una veste scura che tinge il bicchiere lasciando scivolare archetti fitti e consistenti. Profumi eleganti, pieni e decisi: fichi secchi, noci, aromi balsamici de legno con lieve sottofondo di piccoli frutti a bacca nera. Avvolge il palato con un tocco vellutato mostrandosi però compatto e vigoroso nella sua componente nobile di tannini ben amalgamati. Leggero appassimento delle uve in cassetta; fermentazione e maturazione in tonneaux di rovere francese da 5 hl.  Commercializzazione all'inizio della primavera a due anni e mezzo dalla vendemmia. Rosso importante, da meditazione e da accompagnare a piatti forti.


Un territorio con caratteristiche uniche, considerato tra i più vocati alla coltivazione della vite,
Terreni protetti dalle Prealpi Giulie dai venti freddi, baciati dal sole e accarezzati dalle correnti adriatiche.

Lalinda:  Zona di Produzione: D.O.C. Colli Orientali del Friuli
Varietà delle uve: 33% Friulano 33% Malvasia Istriana 33% Ribolla Gialla Sistema di Allevamento: Monocapovolto friulano con sesto d’impianto di 5.000 viti per ettaro Epoca di Vendemmia: Seconda settimana di settembre Vinificazione:



Friulano, Malvasia Istriana e Ribolla Gialla sono tre vitigni  bianchi autoctoni di lunga tradizione in Friuli. Le uve intere, raccolte assieme, vengono sofficementepressate ed il mosto limpido così ottenuto viene addizionato di un piede di fermentazione precedentemente preparato con le migliori uve selezionate degli stessi vitigni. Inizia quindi una lenta fermentazione a temperatura controllata in botti di rovere di Slavonia da 30 hl. Al termine della fermentazione il vino continua la sua lenta maturazione in vasche di acciaio dove ha luogo anche una lunga serie di batonnage, allo scopo di ottenere un vino complesso, strutturato e delicatamente profumato. Si attenderà il mese di febbraio per l’imbottigliamento. Solo dopo un ultimo giusto periodo di riposo e di affinamento in bottiglia verrà posto al giudizio del consumatore. Commercializzazione: All’inizio della primavera a un anno e mezzo dalla vendemmia. Valori indicativi: Acidità totale 6,0 gr/L; alcool 13,50% vol. Colore: giallo paglierino con vivaci riflessi verdognoli.

Note olfattive e gustative: Inconfondibile bouquet di note tipiche varietali con un rinfrescante soffio marino avvolgente al naso e ampia base minerale; sul dolce fondo floreale si intarsiano punte di biancospino, mela renetta, fiori bianchi e agrumi. Si apre in bocca fitto e vivace con morbidezza suadente e persistenze lunghe, vellutate e corrispondenti, in un ampio finale sapido-salato ma anche fresco e avvolgente. Temperatura di servizio: 10 - 12 °C Abbinamenti: Ampia possibilità di abbinamento per la piacevolezza e la freschezza espresse da questo bianco. E’ un grande vino da cucina di mare: esaltante con crudità di pesce, tartare di tonno e spaghetti alle vongole. Da provare anche su pesci al forno.


Il Sauvignon Zona di Produzione: D.O.C. Colli Orientali del Friuli
Varietà delle uve: 100% Sauvignon Sistema di Allevamento:

Monocapovolto e guyot francese con sesto d’impianto di 4.500 viti per ettaro Epoca di Vendemmia: Prima settimana di settembre Vinificazione: Raccolte al giusto grado di maturazione, una parte delle uve diraspate e pigiate viene pressata sofficemente; l’altra parte invece viene preventivamente sottoposta a criomacerazione a 4 °C per circa 36 ore. Il mosto così ottenuto viene decantato staticamente a freddo e successivamente addizionato di un piede di fermentazione precedentemente preparato (3-4 giorni prima) con le migliori uve selezionate dello stesso vitigno. Viene quindi sottoposto ad una lenta fermentazione in vasche di acciaio inox a temperatura rigidamente controllata (16 °C) che si protrae per circa 30-40 giorni. La maturazione continua in vasche di acciaio dove ha luogo anche una lunga serie di batonnage a frequenza scalare, allo scopo di ottenere un vino complesso, strutturato e delicatamente profumato. Si attenderà il mese di febbraio per l’imbottigliamento. Commercializzazione: All’inizio della primavera successiva alla vendemmia. Valori indicativi: Acidità totale 6,0 gr/L; alcool 13,00% vol. Colore: Giallo paglierino vivace e brillante, con evidenti riflessi verdolini.  Note olfattive e gustative: Si presenta al naso con profumo intenso e persistente tipicamente varietale. Spiccano profumi di grande intensità e finezza, con sensazioni tipicamente vegetali di salvia e foglia di pomodoro, che si mescolano a note più fruttate e delicate quali il melone e il peperone giallo. Freschezza ed aromi che ritroviamo in bocca, ad esaltare un gusto fresco e secco, in un perfetto equilibrio. Intenso ed avvolgente chiude con una lunga persistenza aromatica. Temperatura di servizio: 8 - 10 °C  Abbinamenti:  È vino da aperitivo e da antipasti. Si abbina bene all’aragosta, all’astice, agli scampi, al salmone e ai pesci di acqua salata. Ottimo anche con minestre, risotti e piatti con erbe aromatiche.








Una bellissima giornata che si avvia al termine, scambio di saluti, strette di mano, difficile dimenticare questa terra ricca e ospitale dove il lavoro e l'amore per la propria terra riassume i tratti di un Italia operosa.

Ho conosciuto gente che ama il proprio mestiere, arricchito il mio percorso personale e ricorderò questa giornata in loro compagnia come una delle mie pagine più belle da quando mi sono appassionato di enogastronomia.






Saluti a Daniele Cernilli, a Clara Ippolito, a Mario Gastaldon, a Michel Benson, ad Andrea Bianchi a Fabbro Claudio. Per la famiglia Zorzettig, l'instancabile Massimo, Barbara, Romina, e la signora Gabriella, collante di questa amorevole famiglia. Ringrazio Donato Troiano direttore di InformaCibo per avermi offerto la possibilità visitare questa meravigliosa cantina e questo splendido territorio.
Sito web La Tunella